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ALBUM

Gira, Vota e Firria

L’album “Gira, Vota e Firria” è il primo lavoro discografico realizzato dai Quartet Folk, contente oltre a delle cover, anche dei brani inediti scritti dai quattro musicisti agrigentini.

Tale lavoro si basa su dei punti fondamentali che il gruppo ha tracciato e seguito nel percorso creativo e realizzato dallo stesso, ovvero: tradizione, innovazione e prospettiva.

“Gira, Vota e Firria” contiene al suo interno 4 brani “simbolo” della tradizione musico-popolare siciliana come : “Ciuri Ciuri” e “Vitti Na Crozza”, “Paci Facemu” (meglio cosciuta come “Cu Ti Lu Dissi”) e “ A Luna Nmezzu ‘O Mari ”.

Questi, rappresentano quel punto di partenza dal quale ogni giovane musicista parte nell’approccio alla musica popolare e, allo stesso tempo, sono alcuni di quei brani che un turista o ancora di più un emigrato apprezza e desidera trovare all’interno di un album di musica tradizionale.

A questi  si aggiunge un altro brano, anch’esso tradizionale,  divenuto nel corso degli anni quello più rappresentativo dei Quartet Folk, che hanno saputo rivisitarne la struttura dinamica, trasformandolo  nel “tormentone” di ogni loro esibizione: stiamo parlando de “Chianta La Fava”  versione , quella dei Quartet, ripresa anche da altri complessi musicali che ne hanno apprezzato  bontà ed espressione.

L’arrangiamento musicale delle cover, nonché degli inediti, è stato interessato da lavorazioni, ora minime ma anche considerevoli, di intensa innovazione musicale. 

Difatti, agli strumenti chiave della musica popolare siciliana come tamburo, chitarra, fisarmonica, friscalettu e mandolino, nell’arrangiamento sono stati inseriti  strumenti entrati ormai di ruolo nella categoria della world music, come zampogna, bouzouki, flauti irlandesi, chitarra battente, cajon e tamburi a cornice .

Gli inediti, invece, si suddividono in musiche e canzoni:

Musiche 


Kaleidos: è un brano scritto per i Quartet Folk dal maestro Graziano Mossuto, dove i colori dei suoni di Sicilia si fondono con il pianoforte dell’autore ;
U Cavaleri” : sonata di chitarra e mandolino eseguita “all’antica”; un brano d’altri tempi che il gruppo ha voluto dedicare ad una figura significativa del folklore agrigentino, ovvero quella del Cavaliere Calogero Cummo, famoso per le sue grandi doti al banjo, chitarra e mandolino.

Canzoni


Gira, Vota e Firria”: è il brano da cui prende nome l’album è racconta la storia di un giovane nella fase dell’innamoramento, in cui “ gira, vota e firrìa”, non fa altro che pensare alla donna amata;
Dormiri Cu Tia” : è una ninna nanna vista dall’ottica di un marito, felice di vedere la moglie cullare la loro figlia; una figura quella del neonato che ha fatto perdere il sonno i genitori ma che in cambio ha dato loro infinito amore ;
Milli Culura” :  è un brano che invita l’ascoltatore a “respirare i colori della propria terra”, che racconta di uomini che preferiscono farne emergere spesso i difetti a netto sfavore dei pregi ;
E Pi Daveru” : analizza un problema che ai nostri giorni colpisce tantissimi giovani ovvero quello della disoccupazione e di come i giovani siano costretti ad emigrare non avendo possibilità di crescita nella propria terra. 


 In prospettiva l’intento e l’augurio è quello che “Gira, Vota e Firria” possa essere tra i giovani e non solo, manifesto di quell’identità siciliana che non deve essere dimenticata, ma valorizzata e tramandata alle future generazioni.
Da qui la scelta della copertina, realizzata dal maestro artigiano Roberto Caputo, che raffigura i quattro componenti del gruppo come dei “Pupi Siciliani”, combattenti al servizio della tradizione e della cultura popolare siciliana.

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DISPONIBILE SU :

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